Leggenda narra che il pandolce, voluto dal doge Andrea Doria, sia stato creato per essere coerente con l’anima marinara genovese: nutriente ma di lunga conservazione, da tenere in cambusa durante i lunghi viaggi per mare.
Indipendentemente dall’attendibilità storica del fatto, il pandolce si collocò saldamente nella tradizione del Natale ligure, tanto da diventare il protagonista di un rito propiziatorio di salute, fortuna, soldi per il nuovo anno.
Per celebrare questa nostra tradizione, non ci resta che imparare a prepararlo – nella versione bassa – alla perfezione insieme a Anna Ramò, pasticciera professionale.
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