Chardonnay

SCOPRI IL VITIGNO E I SUOI VINI 

Lo Chardonnay è un vitigno a bacca bianca originario della Francia, in particolare della Borgogna da cui prende il nome dall’omonimo paese; si è poi diffuso in tutto il mondo. I suoi sentori base sono: burro, croissant ma anche una bella parte fresca con ananas, limone e fiori a non finire.
Per credenza comune si tende ad affiancare lo Chardonnay alle bolle ma non sempre è così! Questa associazione si è trasmessa nel tempo poichè il primo a diffonderlo in Italia fu Giulio Ferrari, il fondatore del Trento DOC, ai piedi delle dolomiti.

Scopri tutti i vini che ci sono in degustazione: 

  • Borgogna Bianco Les Sétilles

OLIVIER LEFLAIVE (Francia, Borgogna)
Classico Chardonnay della Borgogna.
Il Domaine Olivier Leflaive è un vero e proprio punto di riferimento per la produzione di vini di Borgogna. Le prime tracce dei Leflaive  risalgono a Claude Leflaive, che si stabilì in Place du Monument a Puligny-Montrachet nel 1717.

Ti consigliamo di degustarlo durante l’aperitivo, con un bel tagliere di salumi o formaggi, oppure con uno spilucco sfizioso.

  • Chablis Domaine

DES HATES (Francia, Chablis)
Minerale e fresco. Etichetta simbolo della gamma che esprime bene lo stile della cantina e le caratteristiche uniche e inimitabili dei grandi bianchi di questa celebre Appellation della Borgogna.
Pierrick Laroche è l’energico (e talentuoso) giovane enologo dietro alla cantina, con una visione unica che, nel 2021, gli ha fruttato il premio di Young Talents Trophy.

Ti consigliamo di abbinarlo a carni bianche e speziate, come il pollo chimichurri di Mi Rico Perù.

  • Chardonnay Ardèche

LOUIS LATOUR (Francia, Rodano)
Erbaceo e strutturato. Tra i migliori Premier e Grand Cru della Borgogna, dalla Côte de Beaune alla Côte de Nuits. Oltre alla finezza che contraddistingue la produzione della Borgogna, uno dei grandi meriti dei Latour è quello di aver portato ad alti livelli denominazioni meno note, come l’Ardèche e la Coteaux de Verdon.

Ti consigliamo di abbinarlo a piatti di pesce come quelli de Il Laboratorio Ligure e Glam Fish. 

  • Chardonnay

CLOUDY BAY (Nuova Zelanda – Marlborough)
Fruttato e minerale. Cloudy Bay, una delle prime tenute sorte nella regione di Marlborough, ha contribuito enormemente a rendere la Nuova Zelanda una delle più importanti zone di produzione di vini del “Nuovo Mondo”, concentrandosi su una produzione a basso impatto ambientale.

Ti consigliamo di abbinarlo a dei primi piatti di pasta, come quelli de Lo Scolapasta. 

  • Vigneti delle Dolomiti Bianco 448 s.l.m

GIRLAN (Italia – Alto Adige)
Fragrante e aromatico. Nel 1923, l’unione di una ventina di viticoltori ha dato origine alla cantina Girlan, che prende il nome dall’omonima località dell’Alto Adige, Girlan, ovvero Cornaiano. Lavorano nel pieno rispetto dell’ambiente e dell’ecosistema.

Ti consigliamo di abbinarlo ad un aperitivo con i nostri Spilucchi.

  • Chardonnay

PLANETA (Italia – Sicilia)
Ricco e intenso. Nessun’altra realtà produttiva in Italia è in grado di raccontare le tante sfumature della propria regione quanto Planeta con la Sicilia: conta ben sei cantine distribuite nei maggiori distretti dell’isola, guidate con il medesimo stile che si ritrova tra i filari, quindi tutelando il paesaggio facendo ricorso all’uso di energie rinnovabili e riciclando materie e risorse.

Ti consigliamo di abbinarlo a dei piatti con profumi e sapori etnici, come quelli di Chakula Chema o di Mi Rico Perù.

  • Chardonnay Langhe

RONCHI (Italia – Piemonte)
Intenso e persistente, con sentori di burro tipici del vitigno se affinato in barrique. L’azienda agricola Ronchi è radicata da sempre nel territorio di Barbaresco e conosce bene il valore della viticoltura collinare. Puoi star certo di bere un vino di qualità e curato al dettaglio.

Ti consigliamo di abbinarlo ad una deliziosa Tartare di manzo de La Carne dal 1946.

  • Bramito della Sala

MARCHESE ANTINORI (Italia – Umbria)
Sapidità e speziatura. Correva il 1979 quando al Castello arrivò Renzo Cotarella, un giovane agronomo che in meno di dieci anni riuscì a realizzare i vini simbolo della tenuta. In quegli anni cominciarono subito a portare avanti un ambizioso progetto di riqualificazione varietale, mirato a ottenere vini bianchi dotati di maggiore personalità rispetto a quelli prodotti nell’area dell’Orvieto Classico.

Ti consigliamo di abbinarlo a secondi di pesce: dai un’occhiata nel menù de Il Laboratorio Ligure o Glam Fish.

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