Viaggiare è qualcosa di magico, questo lo sappiamo benissimo. Per questo ci piace così tanto provare a catturare un po’ di quella magia immortalandola con foto e video, e conservarne un ricordo solo nostro, che duri per sempre.

E poi ci sono i ricordi un pochino più tangibili: quelli che portiamo in ufficio, quelli per i familiari (che ci tengono!), e quelli per noi, da incorniciare, appendere o attaccare al frigorifero. Ma oggi vogliamo parlare di un altro tipo di ricordino, che, se visiti una città ricca di sapori e di tradizione culinaria come è Genova, devi assolutamente portarti a casa: il souvenir gastronomico!

Il nostro territorio è famoso per la sua cucina tipica, che combina i prodotti del mare con quelli della terra, creando piatti unici e deliziosi.
Vediamo qualche idea sui souvenir gastronomici più gustosi e rappresentativi di Genova, facendo una distinzione tra quelli che puoi trasportare senza problemi e conservare per tanto tempo e quelli deperibili, che invece hanno bisogno di essere messi al fresco il prima possibile.

Canestrelli

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Friabili, deliziosi, illegali se pucciati in un cappuccino. Come avrai capito, non stiamo parlando degli omonimi molluschi, ma dei mitici biscotti al burro a forma di fiorellino e con un foro al centro. Non c’è bisogno di metterli in frigo per conservarli come meritano, ma il consiglio è di tenerli in una bella scatola di latta.

Pandolce genovese

Per la serie “dolci natalizi, che però mangiamo tutto l’anno” c’è il Pandolce genovese, un dolce con uvetta e canditi di cui puoi trovare la massima espressione in alcune pasticcerie storiche della città. Può essere alto o basso: il primo è lievitato, il secondo è una sorta di ricca pasta frolla impreziosita da uvetta, canditi e pinoli.

Sciroppo di rose

Che tu sia una nobildonna genovese vissuta qualche secolo fa o un contadino delle valli alle prese con l’inverno rigido, lo sciroppo di rose è la bevanda della tradizione che accontenta e unisce chiunque. Ovvio, d’estate lo allunghi con acqua fresca per dissetarti e d’inverno lo bevi bollente, ma la sostanza non cambia: se i petali sono freschi e il dosaggio di acqua e zucchero è corretto, avrai una bevanda delicata e gustosa pronta per te. Puoi berla liscia, mixarla con tè o vino bianco, o usarla per aromatizzare le tue preparazioni in cucina!

Amaro Camatti

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Stiamo sul bere: qui c’è un campione del mondo! Ebbene sì, l’Amaro Camatti ha appena fatto incetta di premi al World Liqueur Awards 2023, una delle più importanti competizioni di settore a livello mondiale. Tre riconoscimenti: Migliore Liquore alle Erbe d’Italia (Best Italian HERBAL), Migliore Amaro Italiano del Mondo (World’s Best Bitter) e la medaglia d’oro (GOLD) tra gli amari italiani. Un amaro artigianale, dalla Liguria fino al gradino più alto del podio iridato: può mancare dalla vostra bottigliera di casa?

Farina di ceci

Con acqua, olio e sale, la farina di ceci dà vita a una delle ricette più iconiche di Genova e della Liguria (provate a chiedere a Savona…): la Farinata! Ma non è l’unica prelibatezza che potete provare a replicare nel vostro forno: la farina di ceci apre a tante interessanti possibilità. Un’altra idea dal nostro territorio? La Panissa, fritta o condita, uno street food amatissimo dalle nostre parti.

Acciughe sott’olio

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Al pesce azzurro noi teniamo moltissimo, da buoni liguri. E ci piace molto l’idea che uno di quelli più rappresentativi possa diventare un bel souvenir gastronomico: stiamo parlando dell’acciuga! Ovviamente, portarsela a casa fresca non è un’idea percorribile, per chi viaggia. Ma c’è un’ottima soluzione: comprare un vasetto di acciughe in olio d’oliva, lavorate e riposte delicatamente a mano in un vasetto. Oppure sotto sale. Le potrai usare per preparare condimenti, oppure come antipasto o aperitivo, magari insieme ad aglio e prezzemolo, o su un crostino con una noce di burro.

Pesto, basilico

Passiamo ai souvenir gastronomici “freschi”! Per poterli portare a casa, servono almeno una di queste due condizioni: o il viaggio di ritorno è molto breve, oppure possiedi una borsa frigo abbastanza capiente.

Se uno di questi è il tuo caso, allora non puoi che cominciare dal mitologico Pesto. Aglio, pinoli, parmigiano, pecorino DOP Fiore Sardo, sale, olio extravergine di oliva, e poi l’ingrediente principale, il basilico: questa è la ricetta della salsa più rappresentativa del nostro territorio. La puoi trovare in ogni pastificio, e ogni produttore ti dirà che il pesto è buono sempre, ma come il suo non ce n’è!

A proposito: se oltre a gustarlo già fatto vuoi anche provare a replicarlo nella tua cucina, non dimenticare di portarti a casa il suo ingrediente principale. Se il pesto è così buono e così popolare da queste parti, è soprattutto perché la qualità del basilico è speciale: usiamo solo il basilico DOP di Prà, che ha un aroma tutto suo. Ti consigliamo caldamente di portarne a casa un bel po’ di mazzetti, anche perché lo puoi usare non solo per fare il pesto (che eventualmente si può pure congelare) ma per impreziosire le tue preparazioni di tutti i giorni: pensa solo a una semplice pasta al pomodoro, con qualche fogliolina di basilico…

Trofie

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Già che ci portiamo a casa un bel po’ di pesto, tanto vale pensare già a come abbinarlo. Da noi, se pensi alla parola “pesto”, quasi sicuramente ti viene da pensare anche alla parola “trofie”, e il gioco riesce ancora meglio se lo fai al contrario. Le trofie al pesto sono il primo piatto più rappresentativo della nostra terra: e anche se non te le puoi portare via già pronte, ti consigliamo molto caldamente di provare l’ebbrezza di riassaporarle tra le mura di casa. Le trovi secche da scaffale, oppure fresche.

Focaccia (anche secca)

Continuiamo con i classiconi, perché la focaccia non possiamo ometterla. Starai pensando “sì buonissima la focaccia, ma non è da mangiare appena uscita dal forno?”, e non sbagli: il modo migliore per rendere onore a questa ricetta leggendaria è proprio quella di gustarla calda. Ma anche scaldata in forno o su una piastra può dare ancora grandi gioie. Volendo poi puoi congelarla, o acquistarla nella sua variante secca: c’è chi addirittura la preferisce!

Olive taggiasche in vasetto e olio Riviera Ligure DOP

Andiamo un po’ fuori Genova, verso Ponente, nella provincia di Imperia. Più precisamente a Taggia, dove moltissimi anni fa i monaci di San Colombano, provenienti dall’isola monastero di Lerino, portarono questa varietà di olive clamorosamente buone. Piccole, carnose, grinzose e tipicamente scure, preziosissime: basta dire che da un ettaro di uliveto si ricavano circa venti quintali di olive taggiasche, a fronte di anche cento quintali di altre qualità. Le puoi trovare in vasetto, sott’olio. Non dimenticare anche una buona bottiglia di Olio Riviera Ligure DOP, fruttato e delicato: va a nozze con il pesto e con il pesce.

Questi sono solo alcuni dei souvenir gastronomici che puoi acquistare a Genova, l’elenco potrebbe andare avanti per molto, molto tempo!

Ma dove si possono acquistare, questi ricordini gustosissimi? Beh, la risposta è facile: al Mercato Orientale, il più grande mercato alimentare coperto della città, dove troverai frutta, verdura, carne, pesce, salumi, formaggi e tanto altro, e potrai scoprire di più su tutte queste specialità locali e sul modo di sfruttarle al meglio in cucina.

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Il mercato è aperto dal lunedì al sabato dalle 7.30 alle 19.30.

Se invece vuoi assaggiare tutto sul posto, cucinato come da tradizione, entra al MOG e fai un giro fra le cucine.

Buon rientro a casa… E buon appetito!